e Sereno 2011.
كل عام وأنتم بخير0
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pubblicata da una grande casa editrice, che ha come tema una brutta ragazza.


Io propongo:
1- Che venga riconosciuto lo stato (la condizione) d'immigrato come handicap, quindi, incluso nella quota dei portatori di handicap imposta per i posti di lavoro presso gli enti pubblici per questa categoria.
2- Che venga imposta la partecipazione, anche minima, d'immigrati (regolare) come autori di qualsiasi progetto che abbia a che fare con l'immigrazione come condizione per concederne il finanziamento; progetti siano presentati da associazioni che operano in Italia o le ONG che operano all'estero, così gli immigrati non vengano impiegati come manovalanza ma come parte responsabile nei progetti.
A proposito delle ONG; esse potrebbero beneficiare della collaborazione d'immigrati residenti in Italia (molti dei quali hanno ottenuto anche la cittadinanza) originari dei paesi ai quali i loro progetti sono destinati; tale partecipazione facilita la realizzazione del progetto per vari motivi: l'immigrato conosce la lingua e la realtà del paese d'origine e contatta facilmente gli indigeni. Economicamente la trasferta dell'immigrato nel suo paese d'origine per seguire il lavoro del progetto avrà un costo minore della trasferta d'un italiano.
Questo a mio modesto parere è una delle soluzioni che favorirebbero una convivenza civile nonché un modo che renderebbe l'immigrato parte attiva nella vita del Paese.
Dedico questo spazio alle lamentele; le mie e quelle di chiunque voglia raccontarci le proprie.
Il caso di cui mi lamento ha inizio dopo l'esito negativo della mia partecipazione alla selezione pubblica (avvenuta il 23 Aprile 2010) per il conferimento di un contratto per lo svolgimento della seguente attività:"Digitalizzazione e trattamento computazionale di testi arabi di filosofia e scienze, derivati da preesistenti opere greche tradotte in arabo nei secoli IX-X" da svolgersi presso l'Istituto di Linguistica Computazionale "Antonio Zampolli - Pisa.
Allora, con una mail datata il 18/05/010 (senza nessun riferimento al bando), mi sono rivolta alla responsabile del programma Arabo, indicata sul sito dell'Istituto, chiedendo informazioni sul percorso da fare per conoscere lo svolgimento del "Corpus bilingue Italiano-Arabo" su manoscritti arabi e spiegando le motivazione della mia richiesta.
Non ottenni nessuna risposta...
Lessi sul sito dell'Istituto che era necessario contattare la ditta (…) per acquistare il programma Arabo. Provai a contattare la ditta; il numero telefonico risultava inesistente e la mail mi tornava indietro … mi recai alla sede a Massa (come è indicato sul sito); al numero civico non trovai nessuna ditta, per di più, due ditte che si trovano da anni nelle vicinanze e svolgono attività informatica non sanno niente dell’ azienda che stavo cercando.
Di nuovo il 24/06 mandai due email: una indirizzata alla responsabile del programma Arabo e l'altra alla responsabile del programma Italiano nelle quali scrissi testualmente:"Sono interessata al programma Arabo e vorrei sapere come posso fare per acquistare la CD-Rom con la procedura DBT perché non sono riuscita a contattare la ditta (…) che commercializza il sistema su licenza CNR come è pubblicato sul sito dell'Istituto.
Ebbi, il giorno stesso, la risposta della responsabile del programma Italiano in cui dice testualmente:"Gentile (…) mi dispiace ma la ditta (…) non esiste più. Il prodotto a cui si riferisce non è più in vendita. L'unica soluzione rimasta è quella di avviare un progetto di ricerca finanziato per poter riprendere il lavoro che è stato fatto fino a quel punto. Ad oggi l'unico software che viene ancora distribuito e gratuitamente è il dbt2000. Per qualsiasi informazione siamo a sua disposizione."
Il 25/06 risposi così: "Gent.le (…) grazie per la sua disponibilità, Io non ho nessun progetto ma vorrei cortesemente delle informazioni sul percorso da fare per ottenere i requisiti necessari per poter lavorare col programma bilingue Arabo – Italiano.
Non ebbi nessuna risposta.
Dopo aver riflettuto, il 12 luglio, mandai una email di sollecitazione:"Rinnovo la mia richiesta d'informazioni per quanto riguarda il percorso da fare per acquisire competenza riguardo il programma bilingue Arabo – Italiano. Farei a meno di disturbarla se potessi cercare la risposta altrove".
Fino ad oggi non ho avuto nessuna risposta alla mia richiesta d'informazioni riguardanti un programma alla conoscenza del quale fu indetto un bando pubblico ... Se non è concesso al pubblico la conoscenza di tale programma allora non ha senso fare una selezione pubblica.
Spero di non avervi annoiati ma trovo sconcertante tutta la storia, vi farò sapere se ci saranno delle novità.
dirà “anch’io”. Ma se dico odio l'estate e odio anche l'inverno, tutti diranno:"Allora sei depresso, devi curarti i nervi o devi andare dallo psicologo … o meglio ancora, ti serve una vacanza per stare lontano da tutto e da tutti".
Detesto gl'uomini che sfogano su di me i loro problemi e la loro rabbia.
Detesto i bambini grossi e svogliati che cercano in me qualcosa di diverso o interessante.
E le donne … ah, le donne, così diverse, così uguali.
Detesto le donne, tutte le donne e tra le donne …
Detesto le donne che fanno di me un mezzo per misurare la loro efficienza organizzativa.
Detesto anche le donne che vantano di poter non pensare a me.
Però mi fanno tanta tenerezza gli anziani, così fragili e così delicati; mi avvicinano con dolcezza che sembrano quasi accarezzarmi; forse mi considerano ancora come ai miei bei tempi, quando la mia presenza era un motivo d'orgoglio e vanità e non come ora che è diventata un'ovvietà.
E quando sono stanco e non ce la faccio più dico: "basta" e mi fermo. Tutti si agitano disperati come se fosse la fine del mondo … e qualcuno corre a chiamare il tecnico …
ma quale dottore !!!