Alla domanda di mia nipote sui giocattoli con i quali giocavo da piccola rispondo:
Ai miei tempi, quando ero
piccola i tipi di giocattoli a nostra disposizione erano limitati si
trattava sempre di bambole, trenini o palloni e costavano tanto perchè venivano
importati dall'estero e venduti nei negozi esclusivi delle grandi città. Soltanto, la gente ricca poteva permettere il lusso di comperarli per i propri
figli, ma non per questo eravamo depressi o tristi perché non c'era la
televisione, Internet o le pubblicità per le strada che insistono a pubblicizzare
quello che c'era nei negozi. Comunque mi ricordo che mio padre mi regalò un
trenino; carrozze che andavano sulle rotaie e dalla carrozza guida usciva il fumo
era una bomba di regalo (lui era in trasferta
in città e l'aquistò da un grande magazzino).
I nostri giocattoli erano, di
solito, fatti a mano e si trattava sempre di bambole per le femmine e una
specie di pallone per i maschi.
Per confezionare una bambola si
tagliava un pezzo doppio di stoffa tinta unita color chiaro a
forma del corpo umano: testa, collo, busto, 2 bracce, 2 gambe e veniva cucito e
riempito con pezzetti di stoffa. Sulla testa d'una parte si designavano
in nero 2 occhi, le sopracciglia e in rossa la bocca Dall'altra parte venivano cuciti fili di lana scuri
che fungevano da capelli.
Il corredo della bambola consisteva da abitini per la bambola confezionati su misura, un lettino ovvero la scatola capovolta delle scarpe
comperate all'inizio dell'anno scolastico e conservata gelosamente e un materassino preparato alla sua misura. Quando finivamo di
giocare mettevamo la scatola nel verso giusto e dentro infilavamo il materassino, la bambola, i vestitini e lo coprivamo con il coperchio della scatola.