domenica 20 novembre 2016

L'Egitto e il caso Regeni: per la prima volta uno studente straniero viene trovato cadavere con segni di tortura sul corpo! مصر وحادثة ريجينى: لأول مرة يعثر على طالب أجنبى جثة هامده عليها آثار تعذيب


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I docenti che seguivano le ricerche di Giulio Regeni
أساتذة جوليو ريجينى اللذين كانوا يشرفون على أبحاثه
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  •    Per chiarire l'importanza del ruolo del docente che seguiva le ricerche del giovane dottorando abbiamo riportato dal sito internet "Come Sopravvivere alla Tesi di Dottorato" due consigli per chi vuole conseguire simile percorso:
"Scegli attentamente il relatore. È la figura che ti guiderà nelle ricerche e ti sosterrà mentalmente ed emotivamente durante lo sviluppo del tuo progetto, ed è colui che alla fine approverà il tuo lavoro. Dovresti scegliere qualcuno che stimi professionalmente, con cui sai di poter andare d'accordo e comunicare in maniera efficace.
Scegli bene il tuo relatore. Non accontentarti del primo relatore che ti viene in mente o del primo che ti propone una tesi. Non sottovalutare il ruolo delle relazioni interpersonali relatore-laureando"
"Resta in contatto con il relatore. Il processo di stesura della tesi può portare a isolarti: conduci ricerche e scrivi per conto tuo, a volte per anni. Probabilmente scoprirai che nessuno controlla i tuoi progressi. Assicurati di rimanere in contatto con il relatore e altri docenti, tenendoli aggiornati sul tuo lavoro e ponendo loro le domande che potrebbero sorgere lungo il percorso. In questo modo eviterai di andare incontro a spiacevoli sorprese. Per esempio, se un docente non è d'accordo sulla piega che sta prendendo il tuo progetto, è meglio saperlo in anticipo che scoprirlo una volta consegnata la tesi."
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Dalle notizie diffuse dai mezzi di comunicazioni italiani sulla ricerca del giovane dottorando apprendiamo che all'Università di Cambridge c'erano due docenti che seguivano gli studi di Giulio: Maha Abdelrahman e Anne Alexande  .
نشرت بعض وسائل الإعلام الإيطاليه نبذه عن الأستاذتين المشرفاتان على دراسة الشاب الإيطالى بجامعة كمبردج البريطانية وهما مها عبد الرحمن و آن الكسندر  

1- Maha Abdelrahman مها عبد الرحمن , di origine egiziana, "è impegnata negli studi sulle opposizioni politiche in Medio Oriente". E' considerata un'aperta oppositrice di al-Sisi (il presidente dell’Egitto). E'stata la supervisore che coordinava la ricerca di Regeni al Cairo. E "Sarebbe stata lei, dopo la partecipazione di Regeni all'assemblea dei sindacati clandestini (l'11 dicembre 2015), che cambiò la modalità del lavoro in "ricerca partecipata" cioè una partecipazione diretta alla vita delle organizzazioni oggetto di studi". Il giovane ricercatore la teneva costantemente aggiornata sui suoi contatti al Cairo. A lei, Giulio inviò l'ultima mail il 15 gennaio. Pochi giorni dopo avrebbe dovuto incontrare "una persona importante per il mio lavoro".
 Quali sono i contenuti di quei aggiornamenti
- مها عبد الرحمن من أصل مصري، مهتمة بدراسة حركات المعارضة السياسية في الشرق الأوسط . من المعروف انها من المعارضين للرئيس السيسى. يقال انه بعد اجتماع "11 ديسمبر 2015" هي التي قررت أن يقوم الباحث بالمشاركة في حياة الجماعة موضوع البحث. ومن الثابت حسب ما نشر أن الباحث الشاب كان على اتصال دائم بها ليحيطها علما بأخباره.  وآخر رسائله اليها (في البريد الإلكترونى) كانت بتاريخ 15 يناير. 
  • والسؤال يطرح نفسه: ماهو مضون هذه الرسائل؟
  •  E' strano che la supervisore a Cambridge la professoressa Abdelrahman abbia incaricato un dottorando a condurre una ricerca sulla realtà complessa dei sindacati indipendenti non riconosciuti legalmente ed ostile al regime attuale in Egitto senza metterlo in guardia dai pericoli che una simile ricerca poteva avere!E dire che proprio lei, nel suo saggio ‘Long Egypt’s Revolution’, aveva denunciato la violazione dei diritti umani, la centralità dei servizi segreti e le paure del regime di fronte alle nuove forme di mobilitazioni.'
 2- Anne Alexanderآن الكسندر : "le sue ricerche accademiche sono concentrate sulla "disseminazione di nuove tecniche mediatiche" per "la mobilitazione per il cambiamento politico in Medio oriente" per cui "attivisti politici" creano reti o sfere di dissidenza e generano nuove culture di attivismo". Lei approva l'idea che: "l'alleanza fra i gruppi di sinistra egiziana ed i fratelli musulmani è la soluzione per creare una opposizione forte contro il regime militare." E' stata fotografata fra la folla che manifestava contro il presidente al-Sisi durante la sua visita a Londra.
  • La Costituzione egiziana, approvata con un referendum nel gennaio 2014, ha vietato la formazione di partiti politici su base religiosa. Di conseguenza, il partito politico dei Fratelli musulmani è dichiarato fuori legge. La confraternita era stata dichiarata movimento terroristico nel 24 dicembre 2013.
2 - أن الكسندر: تركزت أبحاثها الأكاديميه على نشر تقنينات اعلاميه جديده لتعبئة الجماهير بقصد تحقيق التغيير السياسى في الشرق الأوسط. وعلى النشطاءالسياسيين أن يكونوا شبكات أو مناطق للعصيان لخلق ثقافة جديده للنشاط السياسى . وهى تؤيد فكرة التحالف بين مجموعات اليسار المصريه مع الإخوان المسلمين كحل لخلق معارضه قوية ضد النظام العسكرى. و قد التقطت لها صور بين حشد المتظاهرين ضد الرئيس السيسى أثناء زيارته الى لندن.
الدستور المصرى اللذى تم التصديق عليه باستفتاء شعبى في يناير 2014 نص على حظر تكوين أحزاب سياسية على أساس دينى.و بناء على ذلك، فقد أعلن أن حزب الإخوان المسلمين خارج عن القانون.
جماعة الإخوان المسلمين أعتبرت جماعة ارهابية في 24 ديسمبر 2013.


  • Dall'intervista al gen. Mario Mori ex capo dell’intelligence italiana (intervista di Mariella Collana, pubblicata domenica 6 novembre da 'affaritaliani.it', il primo quotidiano digitale, dal 1996)
   L’Università di Cambridge ha qualche responsabilità in questa brutta vicenda
  • Non è accettabile che atenei di antica tradizione ignorino i rischi ai quali sono esposti i giovani ricercatori impegnati ad osservare e analizzare fatti e situazioni in paesi difficili. Peggio è considerare che esista la superficialità con la quale è stata fatta la valutazione che resta un fatto estremamente grave. A meno che si tratti di scelte frutto del consiglio di altre istituzioni le quali- interessate a conoscere i fenomeni sociali- sollecitano l’impiego di giovani menti per progetti formalmente irreprensibili ma che tacciano interessi particolari che se fossero condotte da Stati o imprese darebbero luogo a comportamenti diversi che tuttavia non si registrano quando sono realizzate con la copertura di apprezzate attività di studio, passano inosservate e producono ottimi risultati di ritorn.
  •    Dall'intervista al professor Maurizio Fermeglia, rettore dell'Università di Trieste (intervista di Ugo Tramballi, intitolata 'Caso Regeni, l’inspiegabile silenzio dei docenti di Cambridg', pubblicata il 9 giugno 2016 dal 'sole 24 ore):
جزء من المقابله الصحفيه مع عميد جامعة تيريستا البوفيسور ماوريتسيو فيرميليا:
-          Torniamo alla leggerezza dei supervisori inglesi di Giulio. L’aveva un interlocutore al Cairo come prevede ogni parametro universitario o era abbandonato a se stesso? È questo che non ho ancora capito dopo tanti mesi. Temo che in modo molto opportunistico sia stata creata una zona grigia per utilizzare le curiosità di Giulio."
-          Dopo la morte di Giulio le due docenti che lo seguivano da Cambridge avevano diffuso una petizione. Lei l’ha firmata?
-          No, come tanti altri docenti italiani.
-          Perché?"  
-          C'erano solo cinque o sei righe dedicate a Giulio. Tutto il resto era un documento politico contro al Sisi. Personalmente lo condividevo anche, ma mi è sembrato che non fosse quello il caso, che occorresse concentrarsi su ciò che era accaduto a Giulio. Anche in quell’occasione avevano pensato più alla loro causa politica che alla tragedia del loro studente."
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domenica 13 novembre 2016

L'Egitto e il caso Regeni: per la prima volta uno studente straniero viene trovato cadavere con segni di tortura sul corpo! مصر وحادثة ريجينى: لأول مرة يعثر على طالب أجنبى جثة هامده عليها آثار تعذيب




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L'argomento oggetto della ricerca di Giulio Regeni:
'I sindacati indipendenti' (non riconosciuti legalmente) in Egitto'

 موضوع البحث اللذى كان يقوم به جوليو ريجينى النقابات المستقلة (غير معترف بها  قانونا) في مصر

La ricerca di Giulio Regeni consisteva nel seguire assemblee sindacali e incontri di dissidenti (clandestini) in Egitto.
        Dalle notizie diffuse dai mezzi di comunicazioni italiani sulla ricerca di Regeni apprendiamo che:

  •   La legge egiziana riconosce l'esistenza di una sola federazione sindacale, l'ETUF (Egyptian Trade Union Federation), e impone che tutti i sindacati siano affiliati a questo organo para-statale. Questo è in contrasto con le convenzioni 87 e 98 della Organizzazione Internazionale del Lavoro ILO ratificate dall'Egitto.

  •     Nel 2011, all'indomani della rivoluzione del 25 gennaio e dopo la caduta di Mubarak, è nata "la federazione egiziana dei sindacati indipendenti" che univa quattro sindacati autonomi e poi molte organizzazioni sono entrate a farne parte. Il ministero del lavoro aveva preparato una bozza di legge che riconosceva i sindacati indipendenti, ma la proposta è stata accantonata, e non ci sono stati altri tentativi per legalizzare i sindacati indipendenti anche negli anni successivi.
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  •    L'11 dicembre 2015, Giulio (uno straniero di nazionalità italiana), senza ottenere un permesso dalle autorità competenti egiziane, aveva partecipato ad un'assemblea dei sindacati (clandestini) durante la quale è stato fotografato da una sconosciuta. In seguito, ha confidato agli amici di aver paura per la sua incolumità perché sospettava che a scattare la foto sia stata un'infiltrata della polizia. A gennaio 2016, Regeni ha incontrato in un caffe al Cairo la supervisore la professoressa Abdelrahman.
  • في 11 ديسمبر2015  وبدون إذن من السلطات المصرية المسئوله , جوليو (ايطالى الجنسية) شارك في اجتماع لبعض النقابات الغير معترف بها قانونا وأثناء الجلسة قامت احدى الحاضرات التي لايعرفها بتصويره
  •   وقد روى لأحد أصدقائه ما وقع مبديا خوفه على سلامته الشخصية حيث أنه يشك فى أن من قامت بتصويره هي واحده من العاملين بجهاز الشرطة. في شهر يناير 2016 قابل ريجينى المشرفه على البحث الأستاذه مها عبد الرحمن.
  •   Regeni, senza ottenere un permesso dalle autorità competenti egiziane, faceva domande a chi incontrava in particolare ai venditori ambulanti e ai tassisti per raccogliere dalle loro risposte informazioni sulla situazione sociale e gli umori della gente in Egitto.
  •     A chi servivano queste informazioni? 
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  •  ريجينى وبدون إذن من السلطات المصرية المسئوله كان يوجه أسئله الى كل من يقابله وعلى وجه الخصوص سائقى التاكسى والبائعين الجائليين وذلك لجمع معلومات الهدف منها معرفة الحالة الإجتماعيه ومزاج العامة في مصر.
    والسؤال اللذى يطرح نفسه: من اللذى كان يهمه الحصول على هذه المعلومات?
  •   Il capo del sindacato degli ambulanti Mohamed Abdalla, al quotidiano egiziano 'Aswat Masriya', ha ammesso di aver denunciato Giulio perché «faceva domande illogiche, non rilevanti per la sua ricerca, domande con un altro obiettivo»
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  •    Comunque non ha senso dire che "Regeni è stato venduto dal sindacato, in particolare dal capo del sindacato degli ambulanti". Perché segnalare alla polizia il nome di uno straniero visto a chiedere informazioni non strettamente  turistica è il dovere di ogni egiziano che si riputa un cittadino onesto. 
  • على العموم فإنه لا محل للقول بأن أعضاء النقابات و على وجه الخصوص رئيس نقابة الباعة الجائلين قد باعو ريجينى إن من واجب كل مصري يشعر بأنه مواطن صالح أن يبلغ جهاز الشرطة باسم الأجنبي اللذى يجمع معلومات لا علاقه لها بالتاريخ والآثارأي معلومات لاتهم السائح.

  • Giulio "aveva promesso a Mohamed Abdalla un finanziamento di 10.000 sterline, (per il sindacato), dalla Fondazione britannica Antipode, attiva, come la 'Open Democracy', a costruire una "new and better society." 

    (Ma se il sindacato degli ambulanti non era riconosciuto legalmente, e di conseguenza non esisteva una persona giuridica che lo rapresenta, per cui  in assenza del nome per il quale chiedere il finanziamento e del numero del conto corrente al quale va trasferito il danaro, Regeni non avrebbe potuto fare nessuna domanda.)
      Allora, perché Regeni avrebbe fatto una falsa promessa a Mohamed Abdalla e poi lo difinisce :"miseria umana per le pressioni che faceva per spillargli denaro."?

    "Dopo la morte di Regeni e seguendo i consigli dei legali dell'Ateneo, la professoressa Abdelrahman non ha voluto rispondere agli inquirenti italiani che non possono neanche consultare lo studio di Regeni sui sindacati indipendenti.  
     Suscita perplessità il fatto che gli inquirenti italiani non possono consultare lo studio di Regeni sui sindacati indipendenti in Egitto

    بعد وفاة ريجينى و تبعا لتعليمات الجامعه (جامعة كمبردج) الأستاذه رفضت مقابلة المحققين الإيطاليين و كذلك لم تسمح لهم بالإطلاع على دراسة ريجينى حول النقابات المستقلَة في مصر.
    مما يثير الدهشة أن الجامعة الإنجليزية لم تسمح للمحققين الإيطاليين بالإطلاع على دراسة ريجينى الخاصة بالنقابات المستقله  في مصر
    A niente è servito l'appello della madre al "coraggio di vincere l'indifferenza morale" 

    Dall'intervista al professor Maurizio Fermeglia, rettore dell'Università di Trieste (intervista di Ugo Tramballi, intitolata 'Caso Regeni, l’inspiegabile silenzio dei docenti di Cambridg', pubblicata il 9 giugno 2016 dal 'sole 24 ore):     
    Secondo lei per quale ragione un'Università prestigiosa come Cambridge si è rifiutata di aiutare i nostri inquirenti? 
    -  Non c’è nessuna ragione plausibile nel non rispondere al procuratore di un paese amico che chiede informazioni su un caso di questo tipo. Io come rettore non avrei esitazioni. A meno che non sia il mio ministro degli Interni che mi chiede di non farlo, invocando il segreto di Stato. Ma non mi sembra questo il caso." 
    Forse nessuno poteva immaginare che Giulio potesse fare quella fine  
    - No, ma era noto che il Cairo fosse un luogo pericoloso. Non sono tornato in Egitto nell'epoca del presidente al Sisi, ma ci sono stato negli anni di Mubarak e dei Fratelli musulmani. Tutti mi dicevano di stare attento con chi parlavo per strada perché la città era piena d’informatori. Il compito di Giulio era proprio di andare a intervistare la gente per strada, ovunque.  
    Lei ha una risposta? 
    - Forse a qualcuno conveniva che Giulio sapesse poco dei pericoli della sua indagine. Hanno cercato di utilizzare la curiosità che ha sempre uno studente di quell’età sul campo. Hanno abusato dell’esuberanza giovanile. Conosco bene questa esuberanza fra i miei studenti: Giulio era di questi luoghi e aveva fatto il Liceo a Trieste. 
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    E' certo però che Giulio non era un ragazzo ingenuo o semplicemente esuberante, anzi come si è detto: "lui era troppo intelligente e molto preparato per non sapere di essere coinvolto in attività riconducibili allo spionaggio ed alla sovversione politica." Rafforzza  questa ipotesi il fatto che 'la Near East News Agency (Nena News)', pubblicò, il 14 gennaio, con lo pseudonimo Antonio Drius, un articolo di Giulio: «L’Egitto degli scioperi cerca l'unità sindacale» in cui egli racconta quello che era successo durante l'assemblea dei sindacati indipendenti e attacca il regime in Egitto. Il 5 febbraio il manifesto pubblicò lo stesso articolo con questa introduzione: Pubblichiamo qui l’articolo inviatoci da Giulio Regeni, e sollecitato via e-mail a metà gennaio, sui sindacati indipendenti in Egitto. Ci aveva chiesto di pubblicarlo con uno pseudonimo così come accaduto altre volte in passato. Dopo la sua scomparsa, rispettando prudenza e opportunità, l’abbiamo tenuto nel cassetto sperando in un esito positivo della vicenda. Dopo il barbaro omicidio al Cairo del ricercatore friuliano abbiamo deciso di offrirlo ai lettori come testimonianza, con il vero nome del suo autore, adesso che quella cautela è stata tragicamente superata dai fatti." 

    ولكن بالتأكيد فإن رجينى لم يكن بالشاب الساذج البسيط والشغوف بمعرفةما حوله وانما كما قيل عنه: أنه كان في غاية الذكاء ولايمكن أن يغيب عنه أنَ نشاطه موجه في طريق يمكن أن يصل الى حد التجسس و أعمال التخريب أو التمرد السياسى. ومما يقوى هذا الظن أنه في 14 يناير 2016 وكالة أنباء  Nena News  قد نشرت تحت الإسم المستعار أنتونيو دريوس مقالة لجوليو وفيها يحكى ما حدث في اجتماع النقابات المستقله ويهاجم النظام الحاكم في مصر.
    في يوم 5 فبراير نشرت جريدة المانيفستو الإيطالية المقاله ذاتها مع    هذه المقدمة: " ننشر المقالة التي أرسلها الينا جوليو رجينىبالبريد الإلكترونى،وقد ألح علينا لنشرها في منتصف شهر يناير، والتي يتحدث فيها عن النقابات المستقلة في مصر. جوليو كان قد طلب منَا أن ننشر المقالة تحت اسم مستعار كما حدث في مرات سابقة. ولقد تركنا المقال في الدرج بعد اختفائه لعدم ملاءمة الوقت لنشره وأملا في أن ينتهى الحادث نهاية سعيده. ولكن بعد القتل الوحشى للباحث الفريولانو بالقاهرة فقد قررنا أن نقدم للقراء المقالة تحت اسم محررها، فلم تعد هناك دواعى للإحتراز بعد هذا الحادث المأساوى".